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Il progetto prevede di avviare e sperimentare la piattaforma Open Food Network, un marketplace cooperativo che colleghi produttori alimentari di piccola scala e consumatori per favorire una filiera agro-ecologica sostenibile.

Il progetto nasce dalla necessità di creare una piattaforma dal basso e co-progettata che possa essere un Bene Comune digitale a disposizione di una comunità che promuove un consumo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.

Il progetto è diviso in tre fasi: co-creazione, test e crescita. Nasce dal bisogno di mettere in comunicazione produttori locali con possibili consumatori. Durante la pandemia è emersa la necessità per i piccoli produttori alimentari di adottare strumenti digitali per poter rimanere sul mercato.

L’e-commerce cooperativo di OFN permette di raggiungere questo obiettivo in modo facile e immediato, sia per i produttori sia per i consumatori. Da un lato i produttori possono raggiungere un bacino di consumatori più ampio, dall’altro i consumatori vengono a conoscenza di produttori locali, scelgono prodotti e comprano in sicurezza.

La piattaforma online creata da un software open source garantisce la sovranità informatica e permette a tutti gli utenti di partecipare nella gestione e sviluppo dell’iniziativa. Il progetto mira ad aggregare una comunità che non si limiti all’utilizzo e allo sviluppo dello strumento ma che, partendo dallo scambio, ridefinisca il rapporto consumatore-produttore in rapporto mutualistico che mette al centro valore relazionale, ambientale e sociale.

Ci si avvale di uno spazio online (Slack) per la comunicazione virtuale e di uno spazio fisico presso DUMBO in cui saranno organizzati incontri bisettimanali.

LUOGO: tutta la città
AMBITO: sostenibilità ambientale
PROPONENTE: Open Food Network - gruppo informale
RETE: Campi aperti, cooperativa agricola Arvaia, Consegne etiche.
OBIETTIVI: sensibilizzare sulla necessità di ripensare il consumo e la produzione come strumento di solidarietà e relazione di comunità; raggiungere in 2 anni 400 persone a settimana e sostenere 20 produttori di piccola scala

Il progetto si focalizza sulla "resilienza" della Comunità della Barca e individua nell'Edicola di Piazza Bernardi uno strumento per elaborare azioni volte a migliorare la qualità di vita degli abitanti, un hub multifunzionale per generare - "dentro e attorno" all'edicola - valore relazionale e coesione sociale. 

L'ambito d'intervento è il divario tra i bisogni delle famiglie (e in particolare dei bambini, ragazzi e degli anziani) e la capacità della comunità di appartenenza di dare risposte adeguate, attraverso la realizzazione di servizi di prossimità. L'intermediazione rispetto a tali bisogni è demandata alla "sensibilità" dell'Edicolante (la Cooperativa "il Passo della Barca") che, nella relazione quotidiana con il cittadino, saprà leggerli e coglierne il reale valore sociale e che ha "a disposizione" la conoscenza delle competenze presenti nella comunità, spesso sconosciute o non finalizzate.

Il Progetto, quindi, intende attivare una rete di operatori competenti e affidabili, in grado di offrire un servizio "collaborativo", caratterizzato dalla disponibilità all'intervento di pronto aiuto, dalla predisposizione a costruire legami empatici, dall'auto-reputazione di sè e degli altri, dalla condivisione di spazi e beni. Elemento qualificante del progetto è la circolarità delle azioni volte a far emergere le competenze presenti nella comunità, a identificare nuovi bisogni e a coinvolgere gli abitanti del quartiere, sollecitando coloro che hanno usufruito di un servizio a rendersi disponibili come risorsa per nuovi servizi. 

LUOGO: Borgo Panigale - Reno
PROPONENTE: Il Passo della Barca
RETE: Legacoop Bologna, Quartiere Borgo Panigale-Reno,  ASP Città di Bologna, La Bottega di Esperì APS, Housatonic, Immagina di Ivano Macchiavelli, Associazione culturale “La Maison”, Uorcaha Giuseppina

Vogliamo dare vita a un FabLab nel Quartiere Navile - Zona Corticella - San Savino, ossia un laboratorio di fabbricazione digitale che si prefigge di valorizzare la progettualità di un gruppo di adolescenti che vivono e o studiano nel quartiere e di incentivare lo sviluppo individuale collettivo, erogando servizi alla comunità. Nel concreto si vuole realizzare un laboratorio per la progettazione/prototipazione dotato di tecnologie all’avanguardia e un nuovo soggetto di impresa sociale al fine di offrire al quartiere non solo servizi di fabbricazione digitale, ma anche percorsi formativi e laboratoriali.

Il progetto vuole essere uno spazio aperto, pensato come scuola di quartiere per far nascere nuovi progetti collettivi e trasversali, utili a migliorare la vita delle persone indipendentemente da chi sono, da quello che fanno e dalla loro età, e che spesso vivono fuori da reti solidali e di sostegno. Un laboratorio territoriale di innovazione digitale, che si darà tempo circa un anno per formarsi e definire la forma associativa più adeguata, che sia impresa formativa, intesa come luogo di transizione tra trasformazione e lavoro, in cui favorire l’approfondimento dei processi lavorativi in una vera attività produttiva. 

Nel suo complesso l’idea progettuale trova la sua forza e spinta innovatrice nell’idea di realizzare un laboratorio FabLab che fa della fabbricazione digitale il mezzo per comunicare e interagire in termini progettuali con molteplici realtà. Un FabLab che vuole quindi essere una realtà in grado di mettere in rete più soggetti che desiderano attivare un’interazione reciproca per promuovere buone prassi basate sul valore della solidarietà e dell’inclusività.

Coinvolgere i ragazzi in una realtà collettiva vuole essere inoltre una risposta efficace ai bisogni socio-economici dei giovani, e rientrare nel quadro delle azioni promosse dalla Città Metropolitana di Bologna a contrasto alle disuguaglianze, che purtroppo oggi sono ancora più inasprite dalla crisi socio-sanitaria. FabLab è pensato come proposta di impresa sociale che vuole essere “impresa formativa”, per fare da ponte tra formazione e mondo del lavoro, che orienti al cambiamento collettivo partendo dai giovani, dalla loro creatività e dal loro interesse e desiderio di emancipazione e protagonismo sociale.

LUOGO: Navile

PROPONENTE:  CIOFS - FP/ER

RETE: Quartiere Navile; Biblioteca Corticella “Luigi Fabbri”; Kilowatt Soc. Coop.; Associazione School Raising; MET- Cantieri Meticci; C.E.P.S. - Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21 Onlus; P.G.S. Corticella ASD; APS Oratorio S. Savino Corticella; A.S.Vo ODV – Associazione per lo Sviluppo del Volontariato, ente gestore di VOLABO – Centro  Servizi per il Volontariato della città metropolitana di Bologna; Ass. di volontariato Ca' Bura APS; Oasi dei saperi ODV; Eurovideo di Michelina Caccuri; Ditta individuale Digital Romantic di Andrea Sartori (fondatore del FABLAB “Make in Bo”  Bologna); ZETAMEDIA S.A.S. srl; IC 15 Bologna; IC 4 Bologna; IIPLE Istituto Professionale Edile Bologna; FAV Fondazione Aldini Valeriani di Bologna; Ecipar Bologna Soc. Cons. arl; Istituto di Istruzione Superiore “Arrigo Serpieri” Bologna.

FabLab nel Quartiere Navile - Zona Corticella - San Savino

Il progetto intende promuovere una piattaforma digitale per favorire l’incontro domanda-offerta tra persone in cerca di assistenza/caregiver e assistenti/badanti. Anche volontari e associazioni possono offrire i propri servizi sul sito: di fronte a un piccolo o grande bisogno, attraverso pochi “tap” sullo smartphone si potrà avere un quadro delle diverse soluzioni, gratis o a pagamento, disponibili nel territorio e le persone iscritte potranno lasciare feedback sulle prestazioni ricevute, aumentando l’affidabilità delle persone candidate. Inoltre la geolocalizzazione favorirà l’incontro di persone che vivono vicine e possono aiutarsi, creando reti solidali di vicinato.

ExpressCare è un progetto nato e gestito direttamente da persone con disabilità. Pur rivolgendosi a persone in cerca di assistenza, include servizi ad hoc per facilitare l’accesso delle persone con disabilità all’assistenza personale basata sulla filosofia della “vita indipendente”: un servizio di consulenza per la gestione dell’assistenza, corsi di formazione per assistenti personali, sviluppati in partnership con istituti riabilitativi specialistici e associazioni e un servizio di assistenza e accompagnamento prenotabile tramite ExpressCare, erogato da personale UILDM Bologna. 

Visita il sito del progetto: expresscare.it

LUOGO: tutta la città

PROPONENTE: UILDM sezione di Bologna (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

RETE: AUS Montecatone APS; Istituto riabilitativo di Montecatone; Centro Clinico NeMO di Milano; ENIL Italia (European Network for Independent Living); APS Momo Banca del Tempo.

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