Entra nel vivo il progetto per la riqualificazione del Quadrilatero tra le vie Malvasia, Pier de' Crescenzi, Casarini e dello Scalo: partono infatti i cantieri per la riqualificazione del giardino, che diventerà Parco della Resilienza, e per l’abbattimento della vecchia palestra al posto della quale sorgerà un nuovo padiglione per la comunità di residenti con Auditorium e Aula Polivalente.
L’investimento complessivo ammonta a 7 milioni di euro e prevede la rigenerazione dell’area con la trasformazione di una parte degli attuali spazi pertinenziali in spazi di uso pubblico, realizzando appunto il Parco della Resilienza, un giardino pubblico liberamente fruibile anche con la possibilità di svolgere percorsi didattici sul tema del ciclo dell’acqua e dell’importanza degli spazi verdi per una città sempre più resiliente ai cambiamenti climatici, e la riqualificazione energetica degli edifici di edilizia residenziale pubblica.
Nei mesi scorsi erano già state eseguite tutte le lavorazioni propedeutiche all’avvio del cantiere (sezionamento impianti, spostamento quadri Enel, ecc.) mentre adesso partono tutte le demolizioni (ex palestra, pista pattinaggio, muretti ecc.), gli abbattimenti programmati delle alberature in prevalenza ammalorate e di quelle la cui eliminazione è indispensabile per la realizzazione dei lavori di rifacimento della rete fognaria necessari per la cotruzione del nuovo Parco e del nuovo padiglione. Dopo l’estate verranno messi a dimora i nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti nonché una ricca dotazione di arbusti e saranno realizzate superfici prative.
Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 verranno concluse tutte le opere di riqualificazione previste, sia la realizzazione del giardino e del padiglione che la riqualificazione degli edifici.
Già avviati invece, con conclusione prevista nei primi mesi del 2022, i lavori sul primo immobile (angolo Casarini/Pier de' Crescenzi) mentre sono in fase di avvio quelli sul secondo immobile (in via Pier de' Crescenzi) che si concluderanno entro giugno 2022. Infine i lavori sul terzo immobile (via Malvasia) si concluderanno entro il 2022.
Da sottolineare inoltre che due ulteriori edifici prospicienti via Pier de' Crescenzi, di intera proprietà Acer, sono candidati alla riqualificazione energetica nell’ambito del programma Superbonus 110% che Acer sta perfezionando tramite l’aggiudicazione della gara di recente conclusa.
Le risorse per realizzare il progetto provengono in parte del Bando regionale Rigenerazione Urbana 2018 vinto dal Comune di Bologna (al secondo posto su 112 candidature): circa 5 milioni di euro, per metà finanziati dalla Regione e metà da risorse comunali, a cui si cono poi aggiunti ulteriori finanziamenti nel corso della progettazione esecutiva, da parte dell’Amministrazione Comunale che ha deciso di intervenire con risorse proprie per migliorare la performance energetica dei 3 edifici, con l’installazione dei cappotti (per una spesa di circa 1,5 milioni complessivi) e il rifacimento della rete fognaria a servizio del comparto che è risultata particolarmente ammalorata (per una spesa complessiva di circa 400 mila euro).
Lo storico comparto di Edilizia Residenziale Pubblica di Bologna coinvolto da questo progetto di rigenerazione urbana fu realizzato nella seconda metà degli anni ’30 dello scorso secolo e inserito all’interno del programma nazionale per l’edificazione di case popolarissime gestito dall’allora IFACP. L’intervento così realizzato disegnò un quadrilatero identificato dalle vie Malvasia, dello Scalo, Pier de' Crescenzi, Casarini. All’interno di questo quadrante si sviluppano una serie di edifici residenziali in linea, con sette piani fuori terra, per complessivi 500 alloggi circa, separati da ampi spazi verdi pertinenziali completamente aperti sulle vie perimetrali.
Nonostante i giardini del quadrilatero siano accessibili e il comparto sia liberamente attraversabile, nel corso del tempo questa zona è stata progressivamente isolata dal vicinato ed è risultata scarsamente fruibile e, a dispetto della sua localizzazione e delle qualità dell’insediamento originario, ha subito, col passare degli anni, fenomeni di degrado sia agli edifici, sia agli spazi verdi, sia – infine – alle relazioni sociali .
L’intervento progettuale proposto mira dunque a rammendare un tessuto fisico e sociale logorato, facendo perno sulla sua storia e sulla sua collocazione, secondo un filo rosso definito dal principio della resilienza, lavorando contemporaneamente alla riqualificazione energetica degli edifici residenziali, alla radicale trasformazione degli spazi pertinenziali in un nuovo e articolato giardino pubblico e didattico resiliente, alla ridefinizione simbolica dell’intero comparto per ri-costruire identità e relazioni routinarie positive.
Tutto il percorso progettuale e attuativo, a partire dal 2019, è stato animato dall’attività di partecipazione promossa dalla nostra Fondazione assieme a cittadini e associazioni.
Maggiori informazioni sul sito del Comune