I Quartieri di Bologna avviano i LABORATORI DI QUARTIERE per attivare e gestire percorsi partecipativi strutturati.
Il 2017 sarà un anno di sperimentazione e in cui si prevede di:
- organizzare il bilancio partecipativo su una zona specifica di ogni Quartiere;
- definire la finalità d’uso di nuovi edifici collaborativi e di comunità (previsti dal PON metro e da altri programmi);
- indicare le linee di sviluppo su educazione, digitale, sociale, nell’ambito dei finanziamenti PON Metro;
- dare indicazioni su altre politiche a partire dal Piano Strategico dello Sport.
Obiettivo principale dei Laboratori di Quartiere è quindi quello di ingaggiare comunità, associazioni, imprese e cittadini in processi di collaborazione di prossimità in modo stabile, anno per anno e quartiere per quartiere, all’interno degli obiettivi definiti dal Piano Innovazione Urbana di Bologna.
Come funzionano:
Il Laboratorio di Quartiere è lo spazio di relazione e interazione con i cittadini e lavora, a seconda degli obiettivi, sulle diverse scale, di quartiere, di area, di vicinato o prossimità, attivando percorsi specifici. Integra le politiche e le progettualità settoriali, utilizzando tutti gli strumenti e i metodi di volta in volta necessari a fare emergere e valorizzare le competenze diffuse e a garantire un’ interazione informata, aperta, efficiente ed efficace.
Ogni Quartiere si è dotato di un “Team di Quartiere”, un gruppo multidisciplinare che costituisce un riferimento territoriale: su indirizzo del Presidente di Quartiere e coordinato operativamente dal Direttore di Quartiere, il Team di Quartiere svolgerà un ruolo di interfaccia tra tutti i soggetti coinvolti ai diversi livelli tecnici e politici interni ed esterni all’Amministrazione.
Il processo è supportato da Urban Center Bologna/Uff.Immaginazione Civica, che metterà a disposizione un gruppo multiprofessionale di coordinamento con facilitatori supportato da ricercatori del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna: assumendo la nuova funzione di “Ufficio per l’Immaginazione Civica”, l’obiettivo è supportare i percorsi, individuando gli strumenti per dialogare, co-progettare, realizzare, insieme ai cittadini e in collaborazione con i Quartieri.
Per il coordinamento e l’integrazione con tutte le politiche collaborative, partecipative e di attivazione civica del Comune di Bologna, è stata creata l’ “Unità di governance per l’Immaginazione Civica”.
Come sono stati decisi obiettivi e attività per l’anno 2017?
Coinvolgendo Presidenti e Direttori di ogni Quartiere, tecnici e dirigenti di vari settori del Comune di Bologna e dei relativi Quartieri, riprendendo le priorità emerse durante il percorso “Collaborare è Bologna” (leggi qui il report), in base alla presenza di interventi programmati sul territorio e a criticità socio-demografiche, sono state definite le aree specifiche dove verranno impiegate le risorse identificando le associazioni, i soggetti, le collaborazioni già attive e le comunità che operano in quelle aree, al fine di coinvolgerle nelle prossime fasi.
Durante il 2017 verranno promosse diverse modalità di ascolto e di raccolta di proposte con i seguenti obiettivi:
- Definire le priorità di utilizzo delle risorse disponibili all’interno del bilancio partecipativo: potranno votare i maggiori di 16 anni e tutti coloro che lavorano a Bologna, come prevede lo statuto del Comune. Partecipando agli incontri e via web, si potranno fare proposte di attività su riqualificazione/riorganizzazione di spazi, rigenerazione urbana e attrezzature/arredi. Successivamente ci sarà il voto on-line e voto assistito presso i quartieri.
- Nell’ambito del finanziamento del Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane 2014 – 2020”, coprogettare le linee di sviluppo progettuali su educazione, inclusione sociale, digitale e la finalità d’uso di nuovi edifici per creare spazi collaborativi e di comunità (previsti anche da altri programmi).
- Contribuire ad altre politiche in via di definizione.
In particolare, l’obiettivo è quello di creare spazi, senza consumo di suolo, destinati alle comunità (leggi l’avvio dei laboratori sugli 11 edifici o visita la mappa) per contribuire a rigenerare la dimensione sociale. Verranno quindi definite le vocazioni, le funzioni e le attività di massima.
Per quanto concerne l’ambito dell’educazione e dell’inclusione sociale (visita la sezione dedicata sul sito web dedicato al PON Metro), il quadro di riferimento progettuale saranno gli indirizzi e i programmi sviluppati dalle aree “Benessere di comunità” e “Educazione” del Comune di Bologna, ossia:
- inclusione degli adulti
- rafforzamento delle unità di strada
- creazione di imprese sociali
- spazi collaborativi
- inclusione di giovani e adolescenti
Per ciò che concerne infine l’ambito del digitale (visita la sezione dedicata sul sito dedicato al PON Metro), riprendendo le metodologie avviate nel 2011 (leggi l’Agenda Digitale del 2011-12), viene promosso un percorso di ascolto dedicato a condividere la nuova Agenda Digitale, per rinnovare, coordinare e indirizzare le strategie digitali, ossia:
- migliorare gli strumenti di comunicazione istituzionale verso i cittadini;
- facilitare e semplificare i servizi on-line;
- attivare servizi digitali per la partecipazione digitale e la collaborazione;
- promuovere l’uso dei dati a supporto delle decisioni e dei cittadini;
- definire un piano per coinvolgere giovani e fasce di popolazione a rischio esclusione.
Cosa faremo e cosa stiamo facendo ora?
1. Dopo la definizione di uno scenario complessivo in collaborazione con il team di Quartiere, la Giunta, le diverse strutture tecniche e istituzionali e l’Unità di Governance, ora stiamo coinvolgendo le reti di associazioni e di comunità che abitualmente collaborano con i Quartiere per la definizione di uno scenario complessivo.
2. Successivamente, tra fine maggio e giugno, organizzeremo incontri pubblici aperti a tutti gli interessati per la raccolta di proposte di azione. In questa fase, sulla base dello scenario delineato si prevede di costruire un’agenda condivisa di azioni e linee di sviluppo nell’ambito dell’educazione, dell’inclusione sociale, del digitale, in relazione alla progettazione di spazi collaborativi e di comunità, e rispetto all’utilizzo delle risorse disponibili all’interno del bilancio partecipativo la raccolta
3. Esito di questa fase è quindi l’elaborazione di un’agenda di area che tiene insieme queste diverse azioni.
4. Co-progettazione, Giugno – Luglio 2017. Sulla base di quanto definito nelle attività precedenti si promuoverà una co-progettazione per la definizione operativa delle azioni.
5. Selezione priorità e validazione, Settembre – Ottobre 2017. Sulla base di quanto emerso in tutte le fasi precedenti e delle verifiche di fattibilità interna si passerà alla votazione delle proposte del Bilancio Partecipativo e alla validazione degli esiti relativi alle vocazioni condivise degli edifici PON Metro e alle linee di lavoro dell’inclusione sociale e dell’educazione.
6. Rendicontazione e rilancio, Ottobre – Novembre 2017. Organizzeremo un incontro plenario in ogni quartiere per presentare il bilancio comunale e rendicontare quanto emerso, nonché avviare un nuovo processo di ascolto per l’anno 2018.
Le attività trasversali e di accompagnamento a tutto il processo
I Laboratori prevedono diversi strumenti di coinvolgimento e rendicontazione che consentano di creare una base informativa e conoscitiva utile a partecipare e per poter ampliare le modalità di ascolto. Si useranno dati, infografiche, mappe, video, produzioni cartacee al fine di organizzare una comunicazione multicanale a disposizione dei Quartieri e rivolta ad ogni fascia della popolazione, privilegiando strumenti per coinvolgere chi solitamente è escluso dai processi di partecipazione.
Gli strumenti che nel complesso verranno messi a disposizione:
- un team multiprofessionale dedicato;
- incontri diffusi sul territorio;
- una linea grafica dedicata e declinata per ogni Quartiere e processo partecipativo;
- un sito web dedicato ad ogni laboratorio di quartiere;
- una sezione del sito Iperbole-Comunità dove facilitare l’emersione delle proposte e permettere il voto per gli investimenti del bilancio partecipativo;
- mappe, open data e infografiche per rendicontare il bilancio, le azioni e supportare le decisioni;
- aggiornamento e pubblicazione della nuova versione del Piano Innovazione Urbana.
Output scientifici
I Laboratori di Quartiere saranno accompagnati da una supervisione e costante monitoraggio da parte del Ces.Co.Com (Dipartimento di Sociologia, Università di Bologna), nel quadro di un processo di ricerca-azione partecipata, con l’obiettivo di definire un complessivo approccio di intervento territoriale in grado di tradursi nel tempo in pratiche partecipative e collaborativecontinuative.
Per il 2017 saranno prodotti:
- un report che dia conto del processo svolto;
- una pubblicazione tesa alla sistematizzazione ed analisi critica di quanto emerso da tale sperimentazione, sia tramite attività di valutazione partecipata, che
- tramite la comparazione con alcune esperienze significative a livello europeo;
- un convegno per la diffusione e l’avvio di un confronto congiunto su questo tema tra università, amministrazioni locali, cittadini e organizzazioni.
Per avere più materiale, qui trovate alcune slide e qui un documento.