Al via le attività nei quartieri dei progetti vincitori del bando Futuro prossimo: il primo a partire è Atlantico waves - navigazioni tra il continente africano e le sue diaspore, dal 25 maggio al 10 luglio 2019 presso il Centro Amilcar Cabral e Làbas.
Atlantico Festival presenta la rassegna Atlantico waves con l'obiettivo di favorire l’incontro tra culture e stimolare la riflessione su alcune problematiche della contemporaneità, come il rimosso coloniale, il razzismo e le identità, le rappresentazioni e le narrazioni del “diverso”, il fenomeno migratorio in relazione ai processi storici di colonizzazione e decolonizzazione.
Atlantico waves approfondirà queste tematiche attraverso la mostra Red Fever dell’artista italo-senegalese Adji Dieye, le proiezioni dei documentari Ouaga Girls di Theresa Traore Dahlberg e Ouvrir la voix di Amandine Gay e una serie di incontri organizzata da Zomia, gruppo di letture e visioni che - attraverso il supporto di opere cinematografiche, letterarie o di arte visiva - si propone di indagare le diverse interpretazioni della condizione umana in relazione alle culture e alle storie.
In occasione di Atlantico waves, la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e il Centro Amilcar Cabral proporranno alcuni suggerimenti di lettura di autrici e autori di narrativa di origine africana e afro-diasporica.
Di seguito, i dettagli dei singoli eventi:
- Red Fever di Adji Dieye
presso Centro Amilcar Cabral, via San Mamolo 24, Bologna
sabato 25 maggio, ore 18.00: opening e artist talk con Adji Dieye e Niccolò Moscatelli (curatore del photobook di Red Fever)
Red Fever è un progetto fotografico dell’artista italo-senegalese Adji Dieye che esplora - attraverso fotografie, fotomontaggi, installazioni e video - la diffusione del socialismo in Africa durante il XX secolo e le tracce che ha lasciato sul continente. - Ouvrir la voix di Amandine Gay (2017, 120 minuti)
presso Làbas, vicolo Bolognetti 2, Bologna
mercoledì 5 giugno, ore 18.30: ingresso a offerta libera
in collaborazione con Centro delle Donne di Bologna/Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e Làbas
Ouvrir la voix esplora - attraverso lo strumento dell’intervista - il vissuto di ventiquattro donne afro-discendenti che vivono in Francia e Belgio. Grazie a questa serie di testimonianze, il documentario apre una profonda riflessione sulle identità, sulle violenze sistemiche legate al colore della pelle e al genere, sulla necessità di riappropriarsi della narrazione da parte di chi vive una condizione di minorità. - Ouaga Girls di Theresa Traore Dahlberg (2018, 80 minuti)
presso Làbas, vicolo Bolognetti 2, Bologna
mercoledì 19 giugno, ore 18.30: ingresso a offerta libera
in collaborazione con Centro delle Donne di Bologna/Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e Làbas
Il documentario Ouaga Girls racconta la storia di un gruppo di giovani donne, apprendiste carrozziere in un centro di formazione a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Tra fatica, sudore, risate e momenti intimi, ognuna di loro troverà la propria strada nel passaggio alla vita adulta. - Zomia, letture e visioni
presso Centro Amilcar Cabral, via San Mamolo 24, Bologna
mercoledì 26 giugno, ore 17.00 - incontro #1: Storie / Memorie
mercoledì 10 luglio, ore 17.00 - incontro #2: Alterità / Identità
Zomia è uno spazio di riflessione, ispirazione e discussione che indaga la condizione umana in relazione all'ambiente, alle culture, ai contatti, alle storie. Le sessioni di Zomia, alimentate ma non guidate dagli organizzatori, sono simili a un gruppo di lettura e/o visione, ma diverse per formato e procedimento. La pratica del formato consiste in un intreccio di contributi, le cui fila vengono tirate a partire da un tema centrale e in maniera collettiva, mediante interazione e dialogo tra i partecipanti. Tramite questo processo si cerca di guardare al tema proposto ed elaborare concezioni alternative rispetto agli stereotipi e paradigmi che lo attraversano.
A ogni incontro gli organizzatori propongono di esaminare opere testuali, visuali, grafiche o di altra natura accomunate dalla stessa tematica. Inoltre, i partecipanti potranno contribuire a una possibile restituzione artistica delle sessioni di Zomia, in collaborazione con Cheap Festival.
Il progetto è stato selezionato dal bando Futuro prossimo promosso da Fondazione per l'Innovazione Urbana in collaborazione con il Comune di Bologna e l’Istituzione Biblioteche Bologna, nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna e reso possibile da Cities of Service, attraverso i fondi del premio Engaged Cities, vinto dalla città di Bologna nel 2018.
Partners progettuali:
Làbas, Centro Amilcar Cabral, Centro delle Donne di Bologna/Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, Tpo, Cheap Festival
Taskovski Films, Institut Français, Neu Radio
Partners istituzionali:
Comune di Bologna, Quartiere Santo Stefano
Fondazione per l'Innovazione Urbana, Istituzione Biblioteche Bologna