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Il progetto si focalizza sulla "resilienza" della Comunità della Barca e individua nell'Edicola di Piazza Bernardi uno strumento per elaborare azioni volte a migliorare la qualità di vita degli abitanti, un hub multifunzionale per generare - "dentro e attorno" all'edicola - valore relazionale e coesione sociale. 

L'ambito d'intervento è il divario tra i bisogni delle famiglie (e in particolare dei bambini, ragazzi e degli anziani) e la capacità della comunità di appartenenza di dare risposte adeguate, attraverso la realizzazione di servizi di prossimità. L'intermediazione rispetto a tali bisogni è demandata alla "sensibilità" dell'Edicolante (la Cooperativa "il Passo della Barca") che, nella relazione quotidiana con il cittadino, saprà leggerli e coglierne il reale valore sociale e che ha "a disposizione" la conoscenza delle competenze presenti nella comunità, spesso sconosciute o non finalizzate.

Il Progetto, quindi, intende attivare una rete di operatori competenti e affidabili, in grado di offrire un servizio "collaborativo", caratterizzato dalla disponibilità all'intervento di pronto aiuto, dalla predisposizione a costruire legami empatici, dall'auto-reputazione di sè e degli altri, dalla condivisione di spazi e beni. Elemento qualificante del progetto è la circolarità delle azioni volte a far emergere le competenze presenti nella comunità, a identificare nuovi bisogni e a coinvolgere gli abitanti del quartiere, sollecitando coloro che hanno usufruito di un servizio a rendersi disponibili come risorsa per nuovi servizi. 

LUOGO: Borgo Panigale - Reno
PROPONENTE: Il Passo della Barca
RETE: Legacoop Bologna, Quartiere Borgo Panigale-Reno,  ASP Città di Bologna, La Bottega di Esperì APS, Housatonic, Immagina di Ivano Macchiavelli, Associazione culturale “La Maison”, Uorcaha Giuseppina

Vogliamo dare vita a un FabLab nel Quartiere Navile - Zona Corticella - San Savino, ossia un laboratorio di fabbricazione digitale che si prefigge di valorizzare la progettualità di un gruppo di adolescenti che vivono e o studiano nel quartiere e di incentivare lo sviluppo individuale collettivo, erogando servizi alla comunità. Nel concreto si vuole realizzare un laboratorio per la progettazione/prototipazione dotato di tecnologie all’avanguardia e un nuovo soggetto di impresa sociale al fine di offrire al quartiere non solo servizi di fabbricazione digitale, ma anche percorsi formativi e laboratoriali.

Il progetto vuole essere uno spazio aperto, pensato come scuola di quartiere per far nascere nuovi progetti collettivi e trasversali, utili a migliorare la vita delle persone indipendentemente da chi sono, da quello che fanno e dalla loro età, e che spesso vivono fuori da reti solidali e di sostegno. Un laboratorio territoriale di innovazione digitale, che si darà tempo circa un anno per formarsi e definire la forma associativa più adeguata, che sia impresa formativa, intesa come luogo di transizione tra trasformazione e lavoro, in cui favorire l’approfondimento dei processi lavorativi in una vera attività produttiva. 

Nel suo complesso l’idea progettuale trova la sua forza e spinta innovatrice nell’idea di realizzare un laboratorio FabLab che fa della fabbricazione digitale il mezzo per comunicare e interagire in termini progettuali con molteplici realtà. Un FabLab che vuole quindi essere una realtà in grado di mettere in rete più soggetti che desiderano attivare un’interazione reciproca per promuovere buone prassi basate sul valore della solidarietà e dell’inclusività.

Coinvolgere i ragazzi in una realtà collettiva vuole essere inoltre una risposta efficace ai bisogni socio-economici dei giovani, e rientrare nel quadro delle azioni promosse dalla Città Metropolitana di Bologna a contrasto alle disuguaglianze, che purtroppo oggi sono ancora più inasprite dalla crisi socio-sanitaria. FabLab è pensato come proposta di impresa sociale che vuole essere “impresa formativa”, per fare da ponte tra formazione e mondo del lavoro, che orienti al cambiamento collettivo partendo dai giovani, dalla loro creatività e dal loro interesse e desiderio di emancipazione e protagonismo sociale.

LUOGO: Navile

PROPONENTE:  CIOFS - FP/ER

RETE: Quartiere Navile; Biblioteca Corticella “Luigi Fabbri”; Kilowatt Soc. Coop.; Associazione School Raising; MET- Cantieri Meticci; C.E.P.S. - Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21 Onlus; P.G.S. Corticella ASD; APS Oratorio S. Savino Corticella; A.S.Vo ODV – Associazione per lo Sviluppo del Volontariato, ente gestore di VOLABO – Centro  Servizi per il Volontariato della città metropolitana di Bologna; Ass. di volontariato Ca' Bura APS; Oasi dei saperi ODV; Eurovideo di Michelina Caccuri; Ditta individuale Digital Romantic di Andrea Sartori (fondatore del FABLAB “Make in Bo”  Bologna); ZETAMEDIA S.A.S. srl; IC 15 Bologna; IC 4 Bologna; IIPLE Istituto Professionale Edile Bologna; FAV Fondazione Aldini Valeriani di Bologna; Ecipar Bologna Soc. Cons. arl; Istituto di Istruzione Superiore “Arrigo Serpieri” Bologna.

FabLab nel Quartiere Navile - Zona Corticella - San Savino

Il progetto intende promuovere una piattaforma digitale per favorire l’incontro domanda-offerta tra persone in cerca di assistenza/caregiver e assistenti/badanti. Anche volontari e associazioni possono offrire i propri servizi sul sito: di fronte a un piccolo o grande bisogno, attraverso pochi “tap” sullo smartphone si potrà avere un quadro delle diverse soluzioni, gratis o a pagamento, disponibili nel territorio e le persone iscritte potranno lasciare feedback sulle prestazioni ricevute, aumentando l’affidabilità delle persone candidate. Inoltre la geolocalizzazione favorirà l’incontro di persone che vivono vicine e possono aiutarsi, creando reti solidali di vicinato.

ExpressCare è un progetto nato e gestito direttamente da persone con disabilità. Pur rivolgendosi a persone in cerca di assistenza, include servizi ad hoc per facilitare l’accesso delle persone con disabilità all’assistenza personale basata sulla filosofia della “vita indipendente”: un servizio di consulenza per la gestione dell’assistenza, corsi di formazione per assistenti personali, sviluppati in partnership con istituti riabilitativi specialistici e associazioni e un servizio di assistenza e accompagnamento prenotabile tramite ExpressCare, erogato da personale UILDM Bologna. 

Visita il sito del progetto: expresscare.it

LUOGO: tutta la città

PROPONENTE: UILDM sezione di Bologna (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

RETE: AUS Montecatone APS; Istituto riabilitativo di Montecatone; Centro Clinico NeMO di Milano; ENIL Italia (European Network for Independent Living); APS Momo Banca del Tempo.

Il progetto si propone di implementare la costruzione di una rete di solidarietà, fisica e virtuale, per rispondere alle profonde disuguaglianze radicate nella nostra società ed esasperate dal lockdown e dalle successive restrizioni, attraverso l’attivazione dei condomini della cura, banca del tempo collettivo e di raccolta di beni di prima necessità, di uno sportello di orientamento e sostegno alle nuove identità del lavoro atipico e di uno sportello sulla casa e il diritto all’abitare

“Don’t Panic - Organizziamoci!’ è infatti una piattaforma sociale che raccoglie numerosi partner nata nel Marzo del 2020 a partire dalla necessità di rispondere alla crisi socio-sanitaria ed economica esplosa a seguito della pandemia globale da Covid-19.

LUOGO: tutta la città
PROPONENTE: Associazione Odissea nello Spazio APS
RETE: MALAconsilia, Coalizione Civica per Bologna

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