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La Legge 190/2012 prevede un insieme di misure finalizzate a contrastare il verificarsi di fenomeni corruttivi nelle pubbliche amministrazioni, sia centrali che locali. Ciascuna amministrazione è tenuta ad adottare un proprio Piano triennale della prevenzione della corruzione e ad individuare un Responsabile della prevenzione della corruzione.

Ai sensi dell’art. 2-bis, comma 2, lettera c), D. Lgs. 33/2013, la Fondazione Pietro Giacomo Rusconi, Villa Ghigi, per l'Innovazione Urbana rientra tra gli enti privati in controllo pubblico, in quanto tali tenuti ad applicare la normativa in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza.


Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza

Il Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) è un atto di programmazione di durata triennale ma con aggiornamento annuale, finalizzato a rafforzare l’attuazione dei principi di legalità, di correttezza, di pubblicità e di trasparenza nella gestione delle attività della Fondazione e a prevenire e contrastare il fenomeno corruttivo attraverso l’implementazione di un adeguato sistema di prevenzione, che veda, tra i suoi assi portanti, la trasparenza. Rappresenta lo strumento attraverso il quale la Fondazione descrive le ragioni e le concrete modalità di attuazione e verifica della strategia che intende mettere in campo al fine di prevenire e contrastare al proprio interno il fenomeno corruttivo, e di garantire il rispetto delle normative vigenti e dei principi di corretta amministrazione, facendo perno sull’etica della responsabilità.

Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza - triennio 2024-2026

Il testo del presente documento è stato elaborato dal RPCT, con la collaborazione della relativa struttura di supporto. Tale documento è stato successivamente trasmesso ai componenti del CDA e dell'Organo di Controllo, al fine di consentire la formulazione di osservazioni/proposte e poi sottoposto per la formale approvazione al CDA, quale organo di indirizzo politico. Il documento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione nella seduta del 5 gennaio 2024.

  • PTPCT triennio 2024-2026 (pdf - odt)
    Allegato 1 - Normativa di riferimento (pdf odt)
  • Allegato 2 - Contesto esterno (pdf odt)
    Allegato 3 - Valutazione del rischio e misure specifiche (pdf)
    Allegato 4 - Misure generali (pdf xlsx)
    Allegato 5 - Misure di trasparenza (pdf xlsx)
    Allegato 6 - Elenco obblighi di pubblicazione (pdf xlsx)




Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

È possibile contattare il Responsabile all'indirizzo e-mail .

Responsabile della Prevenzione della Coruzzione e della Trasparenza: 

  • Giovanni Ginocchini - Direttore della Fondazione Pietro Giacomo Rusconi, Villa Ghigi, per l'Innovazione Urbana

             Dal 05 gennaio 2024 (atto di nomina


Atti di accertamento delle violazioni

Si rende noto che non vi sono atti di accertamento delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 39/2019.


Codice etico e di comportamento

Ai sensi dell’articolo 2-bis, comma 2, lettera c), D. Lgs. 33/2013, la Fondazione rientra tra gli enti privati in controllo pubblico, in quanto tali tenuti ad applicare la normativa in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza. La Fondazione ha ritenuto essenziale l’adozione di un Codice etico e di comportamento al fine di definire con chiarezza i principi etici a cui si ispira alle disposizioni comportamentali da adottare. Il Codice costituisce altresì una delle misure di carattere generale previste dal Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Codice etico e di comportamento


Segnalazione di illeciti e irregolarità (whistleblowing)

Con l’espressione whistleblowing si fa riferimento alla segnalazione come manifestazione di senso civico, che contribuisce a far emergere e a prevenire situazioni che pregiudicano la buona amministrazione, l’interesse pubblico collettivo.
Chi segnala fatti di corruzione rilevati durante l’attività lavorativa manifesta un coinvolgimento eticamente corretto e una impostazione culturale che contribuisce a prevenire fenomeni corruttivi.

Regolamento per la segnalazione di illeciti e irregolarità e per la tutela del soggetto segnalante

La Fondazione ha adottato un apposito Regolamento al fine di disciplinare il sistema di tutele per il dipendente della Fondazione che intende effettuare una segnalazione di un illecito, una irregolarità o un malfunzionamento, garantendone la riservatezza e contrastando ogni possibile discriminazione nei suoi confronti, individuando e rimuovendo i possibili fattori che potrebbero impedire, ostacolare o rallentare il ricorso alla denuncia di illeciti nel pubblico interesse.

Regolamento per la segnalazione di illeciti e irregolarità e per la tutela del soggetto segnalante

Il servizio garantisce la tutela della riservatezza nel rispetto della legge. L'eventuale e successiva associazione all’identità del segnalante è utilizzata solo se necessario all’istruttoria, in caso sia indispensabile per la difesa dell’incolpato nell’eventuale procedimento disciplinare. La segnalazione è sottratta all’accesso agli atti previsto dalla L. n. 241/1990, anche a tutela di tutti i soggetti interessati.
La Fondazione ritiene peraltro indispensabile favorire l’inoltro di segnalazioni di condotte illecite, così come definite nel Regolamento di cui sopra, anche da parte dei lavoratori autonomi, dei fornitori e degli altri soggetti terzi che intrattengono rapporti con la Fondazione, nonché da parte di comuni cittadini. Tali soggetti potranno a tal fine avvalersi della modulistica e dei canali di comunicazione messi a disposizione dei dipendenti. Le segnalazioni pervenute – escluse in ogni caso le segnalazioni anonime – saranno oggetto di accertamento con le modalità stabilite dal citato Regolamento e gli autori delle segnalazioni saranno soggetti alle tutele previste per i dipendenti, fatta salva la responsabilità penale per il caso di condotte calunniose, diffamatorie o integranti altre ipotesi di reato ovvero la responsabilità civile ai sensi dell’art. 2043 del Codice civile.

Forme e modalità di segnalazione

La segnalazione può essere redatta compilando il seguente modulo.

Modulo per la segnalazione di condotte illecite (docx pdf)

La segnalazione può essere presentata al RPCT secondo una delle seguenti modalità:

  • inviata a mezzo posta elettronica ordinaria all’indirizzo ;
  • inviata a mezzo posta inserendo, all’interno di una busta chiusa grande, i documenti della segnalazione e una busta chiusa piccola contenente il nominativo del segnalante. La busta chiusa grande deve essere indirizzata personalmente al RPCT presso la sede della Fondazione (Fondazione Pietro Giacomo Rusconi, Villa Ghigi, per l'Innovazione Urbana, Via Giuseppe Petroni, 9 - 40126 Bologna) e contrassegnata come “riservata personale”


La rete per l'integrità e la trasparenza

L’art. 15 della legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18, "Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”, prevede che la Regione promuova la costituzione di una “Rete per l'integrità e la trasparenza”, quale sede di confronto volontaria a cui possono partecipare i responsabili della prevenzione della corruzione e i responsabili per la trasparenza degli enti del territorio regionale, per:

  1. condividere esperienze e attività di prevenzione messe in campo con i rispettivi piani triennali di prevenzione della corruzione;
  2. organizzare attività comuni di formazione, con particolare attenzione ai settori a rischio di corruzione;
  3. confrontare e condividere valutazioni e proposte tra istituzioni, associazioni e cittadini.

Con delibera n. 1852 del 17.11.2017, la Giunta regionale ha approvato il progetto, dando avvio così concretamente alla "Rete per l'integrità e la trasparenza"; con la stessa delibera ha approvato lo schema di un Protocollo di intesa e collaborazione, per la buona riuscita del progetto, con le associazioni di enti del territorio (UNIONCAMERE, ANCI Emilia-Romagna, UPI Emilia-Romagna, UNCEM Emilia-Romagna). La sottoscrizione del Protocollo di intesa è avvenuta il 23 novembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, nella seduta del 24 gennaio 2024, ha deliberato l’adesione alla Rete per l'integrità e la trasparenza promossa dalla Regione Emilia-Romagna. 

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