La Città metropolitana, con il via libera definitivo ottenuto lo scorso 12 maggio in Consiglio, ha approvato il primo Piano Territoriale Metropolitano in Italia al termine di un percorso a cui anche la nostra Fondazione ha collaborato.
Si conclude così l’iter, avviato a febbraio dello scorso anno, del Piano Territoriale Metropolitano (PTM) che entrerà in vigore a tutti gli effetti il 26 maggio con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale (BURERT).
Cinque le sfide individuate dal nuovo strumento di pianificazione metropolitano: tutela del suolo (contrasto alla dispersione insediativa e salvaguardia gli ecosistemi), sicurezza (per le persone e per il territorio, considerando gli effetti della crisi climatica), inclusione e vivibilità (contrasto alle fragilità sociali, economiche e demografiche), attrattività sostenibile (rafforzare e qualificare in chiave sostenibile reti e nodi metropolitani per attrarre investimenti), Appennino, via Emilia e Pianura un solo territorio (coesione territoriale e fondo di perequazione).
Per sancire la condivisione delle scelte e la convergenza delle strategie di pianificazione e ribadire la centralità del PTM nel quadro della pianificazione regionale è stato approvato un accordo territoriale tra Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna che attesta la piena coerenza tra il PTM e gli obiettivi della Legge urbanistica regionale, dando merito del percorso che ha condotto all’approvazione del Piano a cui anche la nostra Fondazione a collaborato. In continuità con le esperienze svolte in questi anni a scala comunale, di quartiere e di zona, abbiamo infatti accompagnato nel corso del 2020 il processo di redazione del Piano attraverso un percorso di ascolto e consultazione.
Per tutti i dettagli e la documentazione del Piano approvato si rimanda al sito dedicato ptmbologna.it